Caldaie a biomassa solida
L’incremento delle vendite in questi ultimi anni di stufe e caldaie a biomassa solida, legna e soprattutto pellet, testimonia la convenienza economica dell’utilizzo di questo tipo di combustibile rispetto ad altri quali ad es. gas metano o gasolio. L’economicità associata al fatto di essere annoverate fra le energie provenienti da fonti rinnovabili rende l’utilizzo delle biomasse solide una soluzione valida da adottare nell’ambito dei piani di risparmio energetico e per la lotta al cambiamento climatico.
Nel 2011 in Italia sono state vendute circa 188.000 stufe a pellet portando il parco stufe nazionale a 1.561.000 unità: metà delle quali si trovano al nord. Considerando il trend di crescita continua dal 2006, si ipotizza di avere nel 2020 3.600.000 stufe a pellet attive”.
Sempre nel 2011 sono state vendute 1.549 Caldaie a pellet a fronte di 2.500 esistenti nel solo 2006: a tutt’oggi in Italia risultano installate 15.600, di cui solo l’1% con potenza termica superiore a 1MW. Si ipotizza che anche con le caldaie di grande potenza la domanda costante porterà ad averne 30.000 nel 2020.
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